Nel 1971 durante una riunione indetta presso la sede dell’Istituto storico italiano per il medio evo, si concordò di dare vita ad un’associazione di tutti gli studiosi del medio evo, cui avrebbero fatto parte storici medievalisti, storici del diritto e dell’economia, filologi e paleografi, diplomatisti, storici dell’arte e archeologi. Si formò un comitato per la preparazione di uno statuto dell’Associazione.
Il giorno 28 febbraio 1972, con atto notarile, venne istituita l’Associazione dei medievalisti italiani al fine di promuovere e coordinare lo sviluppo degli studi e delle iniziative aventi come oggetto il medio evo; con sede presso i locali dell’Istituto storico italiano per il medio evo.
Gli organi dell’Associazione erano: l’Assemblea dei soci (convocata in seduta ordinaria almeno una volta all’anno), il Presidente eletto dall’assemblea per la durata di cinque anni e il Consiglio di Presidenza, costituito dal Presidente e da sei membri-consiglieri eletti dall’assemblea, il Collegio dei revisori dei conti, composto da due membri la cui carica durava un anno.
Presidenti dell’Associazione furono Raffaello Morghen, Gustavo Vinay, Geo Pistarino e Ovidio Capitani.
L’Associazione risulta ancora in essere nel 1984, a partire da questa data la documentazione conservata si interrompe in quanto l’Istituto storico italiano per il medio evo non ospita più le riunioni dell’Associazione.
L’eredità scientifica dell’Associazione dei medievisti italiana è stata in parte raccolta dall’attuale Società italiana degli storici medievisti (SISMED), costituita nel 2006, che riunisce studiosi della storia e della civiltà del medio evo (per maggiori informazioni si rimanda al sito cisadu2.let.uniroma1.it/sismed/).
Il fondo è costituito da 10 fascicoli contenenti copie dello statuto, corrispondenza con i soci e circolari diffuse.