Il 2 marzo 2016, a pochi giorni dalla scomparsa di Girolamo Arnaldi, Antonio Menniti Ippolito, donava «in esecuzione di sue indicazioni ricevute negli anni» all’Istituto storico italiano per il medio evo l’archivio dello studioso.
L’insieme documentario tornava in realtà all’Istituto stesso dove, nel 2014, durante una ricognizione, erano state rinvenute alcune scatole contenenti la documentazione, istituzionale e personale, prodotta da Arnaldi perlopiù durante gli anni della sua permanenza in Istituto in qualità di Presidente, dal 1982 al 2001.
Il materiale documentario venne restituito ad Arnaldi. Nei due anni successivi, fino alla donazione da parte degli eredi, la documentazione è stata visionata e selezionata dallo studioso. In questa fase, secondo molteplici testimonianze, dopo essere stati parzialmente riordinati, parte dei documenti sono stati da lui scartati.
A partire dal mese di aprile 2016 le carte, per un totale di 783 unità archivistiche (fascc. 746, 1 rubrica, 6 agende e 30 quaderni), sono state riordinate e inventariate analiticamente e ricondizionate in 28 buste.
Sarà possibile consultare le carte di Girolamo Arnaldi in sede, secondo le modalità di consultazione previste dalla normativa vigente.