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Maddalena penitente

Il 1 dicembre 1966 la Soprintendenza alle gallerie del Lazio consegnò in deposito temporaneo all’Istituto storico italiano per il medio evo un quadro del pittore Pietro Lucatelli, raffiguramente la Maddalena, di proprietà della Galleria Nazionale d’arte antica di Roma. Il quadro fu esposto nel loggiato dov’è tuttora visibile.

Misure del dipinto: cm 275 x 192
Tecnica di esecuzione: olio su tela
Proprietà: Galleria Corsini – Roma
Inventario nr. 606

Pietro Lucatelli (Roma, 1637 ca. – 1710) è un artista poco noto e poco studiato, in primo luogo per la scarsità di testimonianze finora reperite nelle fonti e per l’esigua fortuna critica incontrata dalla sua produzione pittorica nella letteratura artistica. Poco conosciamo delle sue vicende biografiche e della sua formazione. È quasi sempre citato quale “scolaro” o “discepolo” di Pietro da Cortona, nella cui bottega dovette svolgere la sua prima attività e dove conobbe pure Ciro Ferri, col quale mantenne poi stretti rapporti di collaborazione, spesso fornendo disegni destinati alla traduzione incisoria (Baldinucci). Fu attivo a Roma – nel convento di S. Marcello, nella chiesa di Santa Maria delle Vergini, nella cappella di Santa Rita da Cascia della chiesa di S. Agostino – ottendendo infine, nel 1690, l’elezione ad accademico di S. Luca.

Sue opere importanti si trovano poi a Siena, in particolare nella chiesa dell’Annunziata, per la quale realizzò nel 1676, ad istanza della famiglia Chigi, la pala d’altare con l’Assunzione della Vergine. Ancora a Siena, nella chiesa di S. Gerolamo in Campansi, sono le tele con il Martirio di S. Giovanni e la Visione di S. Francesco, datate al 1682 e commissionate dalla stessa famiglia Chigi. Per Camillo Panfili il pittore eseguì invece, intorno al 1685, in collaborazione con Ciro Ferri, due pale d’altare destinate alla chiesa di Santa Maria Assunta a Valmontone: i santi Nicola, Bernardo, Benedetto e Ilario e l’Annuncizione della Vergine, condotta a termine dopo la morte del Ferri nel 1689. Lucatelli lavorò anche per la cattedrale di Nardò, in provincia di Lecce (Predica di S. Gregorio Armeno); per la cattedrale di Tivoli (Storie di S. Lorenzo); per la chiesa di S. Giovanni evangelista a Valentano (Madonna del Rosario); per Santa Margherita a Montefiascone (Santa Margherita), restando sostanzialmente fedele agli stilemi e alle soluzioni della maniera cortonesca, ma accogliendo pure suggestioni di diverso indirizzo, in direzione del Mola, del Sacchi, del Maratti.

La grande tela conservata presso l’Istituto è documentata negli inventari dei beni della famiglia Corsini, nel palazzo romano della Lungara, a partire dalla seconda metà del XVIII secolo, nei quali risulta regolarmente attribuita al Lucatelli “discepolo di Pietro da Cortona”. Nella Galleria Corsini sono presenti altre due opere attribuibili al pittore romano: una Erminia tra i pastori, oggi in deposito presso la Camera dei Deputati, e una Carità, in deposito al Ministero delle politiche agricole.

Il restauro

Direzione dei lavori: Michele Di Monte
Committenza: Sovrintendenza speciale per il polo museale romano – Roma
Intervento di consolidamento strutturale: Matteo Rossi Doria
Impresa di restauro: Bartoli restauro e ricerca srl – Roma

Stato di conservazione prima del restauro

Il dipinto è realizzato a olio su tela e rifinito da una cornice in legno modanata e dorata a foglia. Lo stato di conservazione del dipinto era estremamente compromesso a causa di vari fattori. La causa principale del degrado era l’allentamento della tela, che si presentava piuttosto imbarcata e deformata. Il vecchio telaio ligneo non svolgeva più la sua corretta funzione di tensionamento della tela. Sulla tela erano presenti alcune piccole lacerazioni. La preparazione è estremente sottile. La pellicola pittorica era coperta da un notevole strato di polveri, particellato atmosferico e vernici alterate che offuscavano la cromia originale del dipinto. L’adesione della pellicola pittorica alla preparazione era pessima ed il colore era compromesso da sollevamenti e crettature. Numerosissime e diffuse erano le cadute di colore di piccole, medie e grandi dimensioni. Erano visibili su tutta la superficie vecchi ritocchi alterati.

Intervento di restauro

  1. Intervento di applicazione di bendaggio della pellicola pittorica
  2. Intervento di rimozione del dipinto dalla cornice
  3. Smontaggio della tela dal vecchio telaio
  4. Rimozione della tela da rifodero apposta in un vecchio intervento di restauro
  5. Rimozione di vecchi inserti in tela
  6. Ricostruzione di alcune porzioni di supporto originario
  7. Consolidamento mediante resina acrilica
  8. Foderatura a colla di pasta fredda e applicazione di una tela pattina
  9. Rimozione della velinatura e montaggio su telaio metallico a tensione continua
  10. Svelinatura del dipinto
  11. Test di pulitura della superficie pittorica al fine di individuare il cirterio più idoneo di pulitura
  12. Intervento di pulitura della pellicola pittorica
  13. Rimozione delle piccole stuccature diffuse su tutta la superficie
  14. Invento di stuccatura delle lacune
  15. Reintegrazione pittorica con colori per il restauro
  16. Verniciatura finale
  17. Ricollocazione del dipinto nella sua cornice previo restauro della stessa
Il restauro della cornice lignea

Stato di conservazione prima del restauro
Lo stato di conservazione della cornice non era buono. Un notevole strato di sporco organico, grassi, particellato atmosferico ne velava la cromia originale stesa a foglia d’oro. Erano visibili alcune piccole fratture e mancanze del legno. Il legno era attaccato da insettti xilofagi.

Intervento di restauro

  1. Smontaggio della cornice dalla tela
  2. Spolveratura preliminare tramite microaspiratori e pennelli morbidi
  3. Intervento di disinfestazione
  4. Consolidamento di parti lignee ammalorate
  5. Consolidamento della struttura lignea
  6. Test sulla superficie al fine di individuare il ivello più idoneo di pulitura
  7. Pulitura di tutta la superficie
  8. Stuccatura delle lacune
  9. Ricostruzione delle parti mancanti
  10. Reintegrazione delle lacune
  11. Riequilibratura cromatica della cornice
  12. Intervento di protezione finale