Descrizione
Il Lazio
e Alessandro VI. Civita Castellana, Cori, Nepi, Orte, Sermoneta a cura di G.
Pesiri
Indice
Sommario
Presentazione
Il curatore
Indice Sommario |
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Premessa di Giovanni Pesiri |
V |
MAURIZIO GARGANO, La rocca di Civita Castellana: misure e stima di una fortezza in forma di palazzo |
1 |
STEFANIA TARQUINI, Nepi, dominio strategico dei Borgia |
73 |
ANGELO BARLOZZETTI, Guelfi e ghibellini contra pacificum statum civitatis Hortanae |
107 |
GIOVANNI PESIRI, Roma, Campagna e Marittima e l’Italia nel Diario Corese del notaio Antonio Fasanella (1495-1504) |
183 |
Fonti manoscritte |
253 |
Fonti edite | 255 |
Opere citate | 257 |
Indice dei nomi di luogo e di persona |
263 |
Presentazione
Il
volume, che si inserisce nel contesto del dibattito promosso dai Convegni
svoltisi tra il 1999 e il 2003 per ricordare il quinto centenario della morte
di Alessandro VI, propone uno sguardo ravvicinato al tema dell’impatto che
i mutamenti epocali dello scenario politico italiano – e le reazioni dei Borgia
a tale evoluzione – hanno avuto su alcune realtà dell’area laziale.
Nel primo saggio Maurizio Gargano per la prima volta pubblica integralmente
due documenti sulla rocca di Civita Castellana che gli consentono di formulare
interessanti ipotesi sulla qualità dei lavori disposti da Alessandro
VI nel settore “residenziale” della fortezza, cioè nei locali destinati
a residenza dei pontefici. Il saggio è corredato di tre disegni elaborati
dall’Autore e di tre riproduzioni di antichi disegni e stampe.
Stefania Tarquini illustra il complesso rapporto tra la dinastia Borgia
e la città di Nepi, utilizzando gli atti del notaio Giacomo Celsi e
le lettere scritte durante il suo “esilio” nepesino da Lucrezia Borgia, che
dà sfogo al tanto acerbo quanto effimero lutto per la tragica morte
del marito Alfonso di Bisceglie.
Sulla scorta del manoscritto della Fabrica Ortana Angelo Barlozzetti
ripercorre la dinamica delle lotte fratricide che funestarono la vita di Orte
fino alla pacificazione voluta da Alessandro VI, la cui effigie campeggia
perciò – insieme a quelle del Valentino, di re Luigi XII – nella pala
della Madonna dei Raccomandati.
Chiude la serie dei contributi il Diario corese, edito da Giovanni
Pesiri, in cui il notaio Antonio Fasanella ha voluto decantare il trauma provocato
dal devastante passaggio delle truppe di Carlo VIII e dalle successive e continue
guerre, elencando le tribolazioni vissute «in nella terra de Core imprimo
et inella Italia» fino alla battaglia del Garigliano (28 dicembre 1503),
che risolse il conflitto franco-spagnolo per il dominio su Napoli.
In tutti i saggi il testo dei documenti, editi nelle Appendici, fa da
contrappunto a quello moderno, secondo la tradizione di un Istituto nato per
«dare maggior svolgimento…alla pubblicazione de’ fonti di storia nazionale».
Il curatore
Giovanni
Pesiri