Descrizione
Indice | |
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Premessa | VII |
Introduzione 1. I codici 2. Gli anni di produzione del libro 3. Le forme di redazionedei documenti e i notai 4. Il Libro delle investiture nella prima metà del Duecento 5. I caratteri grafici e le modalità redazionali 6. La struttura del libro: i fascicoli 7. Contenuti, blocchi tematici e finalità del libro | IX IX XIV XXI XXIV XXVII XXXIV XLV |
Norme di edizione 1. Presentazione 2. Testo 3. Note | XLVIII XLVIII L LII |
Bibliografia 1. Fonti inedite 2. Fonti edite vercellesi 3. Studi | LIII LIII LIII LIII |
Sigle e abbreviazioni | LVII |
Il libro delle investiture Tomo I Tomo II | 1 3 229 |
Indici Indice dei nomi di persona, di luogo e delle cose notevoli | 391 393 |
Il cosiddetto Libro delle Investiture del comune di Vercelli, di cui si presenta l’edizione, è uno dei frutti, con ogni probabilità l’ultimo in ordine temporale, di un’ampia operazione di riordino della documentazione che era depositata prevalentemente nell’archivio comunale della città piemontese negli anni a cavallo del 1220. Insieme con esso, sono conservati nell’Archivio storico del comune di Vercelli i cosiddetti Libro degli Acquisti e Libro dei Patti e delle Convenzioni. Quello che portò alla realizzazione dei tre libri fu un imponente progetto di scrittura in registri della documentazione comunale – paragonabile per dimensioni a quello che, sempre a Vercelli, portò alla realizzazione dei Biscioni negli anni Quaranta del secolo XIV -, attuato tra la fine del secondo decennio del Duecento e il 1224, anno in cui il Liber iurium del comune fu chiuso. Il forte ed evidente legame fra i tre libri duecenteschi ha imposto di abbandonare l’idea di un’edizione separata dei diversi volumi conservati. Ne è nato un progetto di edizione complessiva e coordinata dei tre libri (che in verità, nel loro insieme, possono essere considerati “il” liber iurium duecentesco del comune di Vercelli), attuata con la direzione di Gian Giacomo Fissore e che prevede, oltre al presente volume, l’edizione del Libro degli Acquisti a cura di Antonio Olivieri, una nuova edizione, dopo quella del 1926 curata da Giulio Cesare Faccio, del Libro dei Patti e delle Convenzioni a cura di Laura Baietto e, infine, un volume di introduzione che sarà curata collettivamente dagli editori.