Descrizione
Il volume raccoglie la produzione documentaria superstite, in tre registri, di Eusebio da Romagnano
che nel 1318, negli anni della piena maturità, giunse nel Patriarcato e qui morì ad Aquileia, nel
1337. Già publicus notarius dal 1297 a Novara, al titolo di canonico del Battistero di Parma,
aggiunse ben presto quello di pievano di Bela Cerkev, in Carniola, e in seguito anche la prebenda di
canonico di Aquileia. Qui, negli anni di patriarcato di Pagano della Torre, la carriera di Eusebio
ebbe modo di manifestarsi grazie al suo status clericale e alla formazione notarile e cancelleresca.
Come dimostrano i suoi registri – uno dei quali il notaio stesso definì con precisione «protocollum
sive breviarium instrumentorum et aliarum scripturarum publicarum» – Eusebio fu uomo di curia
perfettamente consapevole della rilevanza del ruolo da lui rivestito pur nella diversità delle funzioni
svolte di notaio giudiziario, nonché di scriba e notaio personale del patriarca Pagano (e dei suoi
vicari).