Descrizione
I decenni a cavallo tra XIV e XV secolo rappresentarono un periodo di estrema crisi e fragilità del
Patriarcato di Aquileia, culminato nel 1420 con la fine de facto della temporalità patriarcale a
vantaggio della Repubblica di Venezia. Eppure, questi anni così turbolenti videro anche il definitivo
affermarsi di una classe di burocrati e ufficiali di estrazione locale, che trovava nelle cancellerie e
nelle curie comunali e patriarcali un vettore di ascesa sociale. Questa edizione, che presenta per la
prima volta una quantità sostanziale di acta processuali, offre uno spaccato vivido sull’attività
minuta delle curie patriarcali, di cui vengono analizzati non soltanto la conformazione e gli usi, ma
anche le sedi topografiche e le fitte relazioni che le collegavano con i ‘corpi intermedi’ del
Patriarcato di Aquileia, in particolare i centri a vocazione urbana come Udine e Gemona. Ne emerge
un quadro complesso e sfaccettato, foggiato dai fragili e variabili equilibri di potere interni al
Patriarcato, dalle strategie di promozione sociale degli individui e dal ruolo giocato dagli spazi fisici
della giustizia all’interno della topografia dei poteri in città.