Descrizione
Nel mondo comunale l’arte del bello scrivere e del parlare bene veniva insegnata nelle scuole, da quelle di livello più basso a quelle universitarie: era importante conoscere la retorica. L’ars dictandi era nata sul finire del secolo XI dall’ars grammaticae, ma se ne era allontanata rapidamente e si era avvicinata sempre più all’ars notariae per adeguarsi alle necessità del vivere quotidiano e del mondo degli uffici.
Il manuale di retorica scritto dal maestro Mino da Colle di Val d’Elsa è un’opera in lingua latina per uso scolastico scritta alla fine del XIII secolo e costruita attraverso lettere che costituiscono esempi da utilizzare nelle più diverse occasioni della vita pubblica e privata, dalla sfera ecclesiastica a quella scolastica. Mino era un notaio, che esercitava tra Arezzo e Volterra. Il suo testo si colloca appieno nel mondo comunale, volto com’è ad offrire modelli concreti a quanti erano impegnati negli uffici del comune, esempi da utilizzare nelle più svariate occasioni.
La raccolta si articola come un corpus per studenti ed è conservata in un manoscritto pergamenaceo (Firenze, Bibl. Naz., Nuovi acquisti 385); dovette passare per le mani di scolari, a giudicare dalle tracce di scrittura e dagli scarabocchi sulle carte di guardia, su una delle quali è rappresentato un maestro nell’atto di insegnare.